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L'importanza della vitamina D

Tempo medio di lettura: 3 min

La vitamina D è essenziale per la crescita e lo sviluppo osseo. Scopri perché è importante e come garantirne un adeguato apporto.

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Sai perché la vitamina D è così importante?

La vitamina D è una vitamina importante perché facilita l’assorbimento del calcio, contribuendo al normale sviluppo di ossa e denti. Ha inoltre un ruolo fondamentale nel corretto funzionamento del sistema immunitario.
Un’adeguata assunzione di vitamina D è quindi fondamentale in tutte le fasce di età. In particolare lo è nel  bambino nella fase prenatale e nei primi anni di vita, ma anche per tutto il periodo di crescita, adolescenza inclusa. 

Sai che la carenza di vitamina D è molto diffusa nei bambini e negli adolescenti?


Le 2 società italiane di pediatria, SIP (Società Italiana di Pediatria) e SIPPS (Società Italiana di Pediatra Preventiva e Sociale), evidenziano che la carenza di vitamina D interessa oltre  il 50% dei bambini italiani (*).


È sempre necessaria un’integrazione di vitamina D?


L’integrazione di vitamina D nella mamma in gravidanza e nel bambino dalla nascita e nei primi anni di vita è fondamentale per garantire uno stato vitaminico D adeguato. L’assunzione di vitamina D è raccomandata inoltre anche dopo i primi anni di vita per  tutto il periodo di crescita, adolescenza inclusa, in particolare nei mesi invernali, caratterizzati da una scarsa esposizione solare, e in presenza di fattori di rischio (es. dieta inadeguata, pelle scura).

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Da dove viene la vitamina D?

La vitamina D è principalmente sintetizzata dal nostro organismo in seguito all’esposizione solare (vitamina D2) ma può essere anche assunta con la dieta (vitamina D2 e vitamina D3). Bisogna tenere però conto che gli alimenti che la contengono sono pochi (olio di fegato di merluzzo; pesce come dentice, merluzzo, orata, palombo, sogliola, trota, salmone; latte e latticini; uova) e ne contengono una quota limitata.

Perché il sole non basta?


Secondo gli esperti, per un’adeguata assunzione di vitamina D è necessaria un’esposizione da 5 a 30 minuti per 2 volte a settimana e il sole deve colpire almeno braccia e gambe (*). Facile per un genitore capire che questo non può essere fatto nel neonato e nel lattante che prima dei 6 mesi non dovrebbero essere esposti direttamente alla luce solare. Ma occorre pensare che anche per un bambino più grande questo non è possibile nei mesi freddi. Da non dimenticare infine che i filtri solari che correttamente si utilizzano riducono la produzione di vitamina D. Il sole quindi non basta.

Perché è difficile assumere vitamina D con la dieta?


I cibi che contengono vitamina D sono pochi e la contengono in modo limitato. Trovare la vitamina D negli alimenti non è quindi semplice. Non basta seguire la classica regola di mangiare frutta e verdura, valida per un'assunzione adeguata delle altre vitamine (come vitamina C o vitamine del gruppo B) e di minerali (come potassio e magnesio). Le principali fonti alimentari di vitamina D sono alimenti di origine animale: pesce (dentice, merluzzo, orata, palombo, sogliola, trota, salmone, aringhe), carne, uova e latticini. Tra i cibi vegetali, invece, si può fare affidamento su ben pochi alimenti come i cereali fortificati; per questo i regimi alimentari vegani sono spesso caratterizzati da carenza di vitamina D.

(*) Consensus 2015 vitamina D in età pediatrica