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Vacanze in gravidanza: perché è meglio non rinunciare

Tempo medio di lettura: 11 min

Viaggiare in gravidanza si può! Con le giuste precauzioni, puoi goderti una vacanza rilassante e sicura. Ecco alcuni consigli utili.

Donna incinta felice con braccia aperte

Vacanze da fare in gravidanza, senza rischi

Durante la dolce attesa si possono fare tutte le vacanze che:

  • non comportano rischi per la salute, ma che anzi la migliorano grazie alla permanenza in un luogo piacevole, in mezzo alla natura

  • permettono alle donne incinte e ai futuri papà di rilassarsi, dimenticando le incombenze lavorative e i piccoli o grandi problemi di tutti i giorni

  • aumentano la possibilità di muoversi e praticare attività fisica all'aria aperta, in base ai propri desideri e potenzialità, ma che non impongono sforzi eccessivi che porterebbero a stancarsi più del dovuto

  • non richiedono viaggi troppo lunghi o complessi per arrivare a destinazione o rientrare a casa, in caso di necessità.

Nel caso in cui decidiate di partire d’estate per una località con temperature abbastanza elevate, il Ministero della Salute ha formulato alcuni consigli destinati proprio alle donne incinte per affrontare il caldo in modo ottimale. In sostanza, viene raccomandato di:

  • bere almeno 2 litri di acqua al giorno e seguire le indicazioni del medico per evitare la disidratazione

  • limitare il consumo di bevande gassate e/o zuccherate, tè e caffè

  • evitare bevande molto fredde e gli alcolici

  • fare pasti leggeri, ricchi di acqua (frutta e verdura fresca) • nelle ore più calde, evitare di uscire e soggiornare in una stanza fresca/climatizzata

  • impostare la temperatura del condizionatore tra 24 e 26°C

  • per ridurre la sensazione di calore, fare bagni e docce con acqua tiepida e bagnare viso e braccia con acqua fresca

  • indossare indumenti leggeri, in fibre naturali, assorbenti e traspiranti (cotone, lino, seta ecc.)

  • non andare in spiaggia nelle ore più calde e di massimo irraggiamento solare (11.00-16.00).

Prima di partire per le vacanze estive o, comunque, verso una destinazione calda, si dovrebbe inoltre valutare insieme al medico l'integratore di sali minerali appropriato, nonché i dosaggi necessari e la durata dell'assunzione.

In caso di sudorazione abbondante è infatti consigliabile assumere integratori a base di sali minerali sciolti in acqua che aiutano a compensare le perdite di liquidi ed elettroliti (in particolare, sodio, potassio, cloruro e citrati), prevenendo il rischio di disidratazione. Può risultare prezioso, in questi casi, avere sempre con sé la propria Idravita Humana. Una confezione di Idravita , disponibile nel gusto arancia e nel gusto banana.

Le donne gravide dovrebbero inoltre astenersi da viaggi in zone caratterizzate da un rischio di malattie infettive significativo, anche se offerti, per esempio in occasione di viaggi di nozze, da agenzie di viaggi sotto forma di pacchetti molto convenienti, e considerare con attenzione il rischio di possibili intossicazioni alimentari. Per evitare inconvenienti di questo, le istituzioni sanitarie raccomandano di:

  • soggiornare in alberghi, hotel de charme, agriturismo e resort di buon livello, che garantiscano standard igienici adeguati (almeno 3-4 stelle nei Paesi occidentali e almeno 4-5 stelle in Paesi esotici)

  • scegliere attentamente i bar e i ristoranti dove mangiare, facendo attenzione alla cura e all'igiene degli ambienti e del personale che prepara e serve i cibi e le bevande

  • non acquistare alimenti o bevande da chioschi per strada e non bere acqua del rubinetto o delle fontane pubbliche

  • si deve essere molto attenti alla cottura dei cibi, mangiando soltanto quelli ben cotti

  • non mangiare verdura non cotta e frutta che è già stata sbucciata

  • mangiare frutta e verdura crude soltanto dopo averle sbucciate personalmente

  • bere esclusivamente acqua imbottigliata o bevande in lattina/tetrapack, da confezioni aperte personalmente o in vostra presenza

  • lavarsi ripetutamente le mani con acqua e sapone, per almeno 2 minuti, durante la giornata e sempre prima di bere o mangiare e dopo aver utilizzato servizi igienici pubblici.


Andare in ferie in gravidanza: quando

A prescindere dal trimestre della gravidanza, la scelta del momento per partire per un weekend o per le ferie dovrebbe sempre tener conto del clima a destinazione.

È evidente, infatti, che evitare i periodi caratterizzati da caldo, umidità o, all'opposto, perturbazioni atmosferiche e freddo eccessivi permette di approfittare al massimo della vacanza e beneficiarne anche sul piano della salute. Questa regola, valida per chiunque, lo è a maggior ragione per le donne incinte che tendono a essere più sensibili al caldo e a patire maggiormente gli effetti del freddo intenso (non ultimo il rischio di contrarre malattie da raffreddamento). In generale, quindi, i mesi ideali per i viaggi durante la dolce attesa sono quelli caratterizzati da temperature ambientali intermedie e un meteo (idealmente) clemente, come aprile, maggio, giugno e settembre, naturalmente tenendo conto delle caratteristiche, della latitudine e dell'altitudine della destinazione scelta. Se possibile, meglio evitare, invece, luglio e, soprattutto, agosto per le ferie estive al mare o viaggi in città d'arte e il periodo che va da dicembre a marzo per weekend e settimane bianche in montagna: periodi nei quali, oltre al clima sfidante, si deve fare i conti con lo stress e i disagi dell'eccesso di turisti, a partire dalle code sulle strade e dal conseguente prolungamento dei tempi di viaggio.

Vacanze in gravidanza: dove andare

Oltre a quelli metereologici, altri aspetti da valutare per scegliere la destinazione dei viaggi durante la dolce attesa sono di tipo sanitario e devono essere tenute nella massima considerazione.

La prima riguarda i viaggi all'estero, in luoghi esotici, che possono richiedere vaccinazioni preventive o profilassi farmacologiche specifiche o esporre al rischio di contrarre malattie infettive potenzialmente molto severe sia per la donna sia per il feto.

Benché molti vaccini siano addirittura consigliati alle donne incinte (per esempio, quelli contro l'influenza, il tetano, la pertosse e la difterite), va considerato che molti altri possono creare problemi e vanno evitati durante la dolce attesa (per esempio il vaccino contro il morbillo o contro la febbre gialla). Ancora più dannosi, poi, possono essere i farmaci necessari a scopo preventivo e/o terapeutico, come per esempio quelli contro la malaria.

Le donne incinte dovrebbero valutare con molta attenzione l'opportunità di effettuare viaggi esotici anche per motivi legati alla durata e al tipo di trasferimento per raggiungere la destinazione, alla possibile difficoltà di poter accedere a un centro medico o a una struttura ospedaliera affidabile (in funzione dell'età gestazionale), all'accessibilità a cibi compatibili con le esigenze nutrizionali della donna in dolce attesa e alla stabilità politica e sociale dell'area prescelta.

Ulteriori consigli possono essere utili se la partenza per la vacanza è prevista tra due gravidanze ravvicinate, ossia quando la donna è di nuovo incinta mentre deve ancora occuparsi assiduamente del figlio piccolo nato dalla gravidanza precedente. In questi casi, anziché cercare hotel o resort, è preferibile scegliere di affittare un appartamento o una piccola abitazione più adatta alle esigenze delle famiglie con neonati da accudire.

In alternativa, ci si può orientare verso i family hotel, sempre più diffusi in Italia e in Europa, pensati proprio per le famiglie con bambini e particolarmente sensibili e preparati per rispondere ai loro bisogni.

Andare al mare in gravidanza

Per le donne gravide sono meglio le vacanze al mare o quelle in montagna? In realtà, la scelta è abbastanza indifferente, se si individua il periodo adatto, ossia con un clima favorevole e strutture non troppo affollate che assicurino il massimo relax.

Se si opta per il mare, come già accennato, bisogna evitare i mesi più caldi e di stare in spiaggia tutto il giorno, passando troppe ore al sole. Oltre a promuovere la disidratazione e i cali di pressione, bisogna ricordare che, in gravidanza, i vasi sanguini superficiali sono più fragili e la circolazione del sangue è meno efficiente, soprattutto quella a livello delle gambe, in particolare dopo il settimo mese o l'ottavo mese. Il caldo e l'esposizione protratta al sole bollente peggiorano notevolmente entrambi i fenomeni promuovendo la comparsa di capillari evidenti e gonfiori alle gambe.

Inoltre, in gravidanza, se ci espone troppo al sole, è più probabile la comparsa di macchie scure in vari punti del corpo, compreso il volto, a livello del quale si può manifestare il cosiddetto melasma (o "maschera gravidica"), caratterizzato da macchie scure nella zona del labbro superiore, degli zigomi e della fronte.

In aggiunta, alcune donne incinte sviluppano nel corso della gravidanza smagliature, soprattutto a livello dell'addome, del seno e dei fianchi, che è meglio non esporre al sole in quanto si rischia di evidenziare l'inestetismo.

Passando ai numerosi aspetti positivi delle vacanze al mare, vanno invece ricordati:

  • le passeggiate sul bagnasciuga e nell'acqua di mare (estremamente utili per stimolare la circolazione del sangue)

  • la possibilità di nuotare in pieno relax e di fare esercizi in acqua (evitando di sovraccaricare la schiena)

  • la possibilità di fare scorta di vitamina D, benefica sia per la mamma sia per lo sviluppo osseo del feto, grazie alla sua sintesi da parte della pelle esposta al sole (bastano 15 minuti al giorno, nelle ore meno calde, senza protezione solare).

Si può andare alle terme in gravidanza?

Tra i tanti posti permessi per le vacanze e i weekend durante la dolce attesa, ce ne sono alcuni che le donne gravide dovrebbero temporaneamente evitare per non incorrere in inconvenienti spiacevoli. In particolare, per quanto riguarda la terme, è sempre opportuno chiedere consiglio al proprio ginecologo poiché la temperatura dell’acqua delle vasche potrebbe rivelarsi troppo elevata, in particolar modo in caso di permanenza prolungata. Inoltre è importante ricordare che l'acqua termale non è un liquido inerte, contiene sali minerali e microelementi in grado di influenzare numerose funzioni fisiologiche, a partire dal battito cardiaco e dalla pressione arteriosa.

Per quanto riguarda invece le spa, e in generale qualunque piscina o centro benessere, è bene, soprattutto in gravidanza, adottare qualche precauzione (indossare sempre le ciabatte, usare solo asciugamani personali, toccare il meno possibile superfici comuni ecc.) per evitare il rischio di contrarre micosi o altre infezioni cutanee e genitali, legato al fatto di condividere con molte persone superfici o attrezzatture che possono entrare in diretto contatto con la pelle e le mucose, come il bordo-vasca e le zone intorno alla piscina, le docce, i lettini o le sdraio, gli spogliatoi e i servizi igienici.

Se proprio si sente il bisogno di rilassarsi in una spa o in un centro benessere per contrastare il nervosismo che accompagna molti momenti della gestazione, il consiglio è scegliere una struttura a 5 stelle, che garantisca un alto livello di igiene.


Viaggi da fare in gravidanza... oppure no

Nei primi mesi di gravidanza, l'unico reale inconveniente durante un viaggio riguarda le nausee tipiche dei primi mesi, che possono peggiorare in automobile, in nave oppure in aereo. Anche l'uso della funivia in montagna per brevi tragitti può essere mal tollerato.

Per ovviare a questi fastidi, è consigliabile fare un pasto leggero a base di cereali "asciutti" (gallette di riso soffiato o segale, pane azimo, crackers senza grassi ecc.) prima della partenza e bere soltanto acqua naturale 1-2 sorsi per volta, durante il tragitto. Altrettanto utile è portare sempre con sé un po' di zenzero essiccato o candito, che favorisce la digestione e ha un dimostrato effetto anti-nausea e anti-vomito.

Se si vuole un rimedio sempre a base di Zenzero ma più pratico, e certificato, si può ricorrere a un integratore a base di estratti di zenzero (Zingiber officinalis), contenente anche vitamine del gruppo B (B5, B6, B12) e L-Alanina. Si chiama Novomit Travel Humana ed è acquistabile in qualunque farmacia prima della partenza o lungo il tragitto. La formulazione in gomme da masticare è molto pratica, non richiede acqua, è gradevole, grazie all'aroma di arancia. Si possono masticare da 1 a 4 gomme ogni 2 ore, fino a un massimo di 8 gomme al giorno. Naturalmente, in considerazione della "dolce attesa" è sempre preferibile chiedere prima al medico.

Per quanto riguarda i voli aerei, non sembrano esserci rischi anche se di lunga durata. L'unica criticità, che riguarda tutti (uomini e donne incinte o meno), è la propensione a sviluppare trombosi venosa profonda promossa dall'immobilità prolungata.

Per ridurre la probabilità (comunque bassa) che si verifichi, il Ministero della salute e le istituzioni sanitarie internazionali raccomandano di: - indossare calze elastiche - fare esercizi di stretching dei polpacci ogni ora circa - camminare spesso nel corridoio dell'aereo - bere molta acqua per evitare la disidratazione e mantenere il sangue "più fluido" - evitare di assumere caffeina e alcolici.

Gli stessi consigli valgono anche per i lunghi viaggi in treno e in automobile. L'opzione pullman, che può rendere difficile fermarsi spesso o in caso di necessità specifiche (come andare in bagno), va possibilmente scartata.

Altro dilemma: in automobile va messa la cintura di sicurezza? Sicuramente fastidiosa dopo il settimo mese o l'ottavo mese, tuttavia secondo i dati disponibili le donne incinte dovrebbero sempre agganciare la cintura di sicurezza, sia quando si siedono sui sedili anteriori sia su quelli posteriori.

Per essere effettivamente protettiva, però, la cintura di sicurezza deve essere del tipo giusto e indossata in modo corretto. In particolare, alle donne incinte il Ministero della Salute raccomanda di:

  • utilizzare una cintura di sicurezza a tre punti di aggancio

  • posizionare la fascia della cintura sopra e sotto la curva del pancione, in modo che non lo comprima nel mezzo o alle estremità

  • tenere il nastro orizzontale della cintura di sicurezza il più possibile sotto il pancione, spostandolo verso l'inizio delle cosce

  • posizionare il nastro diagonale della cintura sopra e a lato del pancione, facendolo passare tra i seni

  • regolare la tensione della cintura in modo che non dia fastidio e che non "scatti" senza motivo.