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Primi anni di vita del bebè: 8 mesi

Tempo medio di lettura: 2 min

A otto mesi il vostro bimbo continua a crescere e scoprire il mondo, ma questo periodo porta con sé anche qualche piccola difficoltà. Potreste trovarvi ad affrontare la sua prima febbre, osservare comportamenti legati all’ansia da separazione e notare qualche problema nel sonno. Sono tappe normali di sviluppo che richiedono pazienza, comprensione e dolcezza.

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Come affrontare la prima febbre

Nei primi mesi di vita è raro che un bimbo si ammali, grazie agli anticorpi ricevuti dalla mamma durante la gravidanza. Tuttavia, intorno ai sei/sette mesi, queste proteine di difesa vengono eliminate dal corpo del bambino e il suo sistema immunitario comincia a lavorare in autonomia. Ecco perché un po’ di freddo, il vento o uno sbalzo termico (come l’aria condizionata in auto o nei locali) possono portare alla sua prima febbre.

Ricordate che una temperatura sotto i 37,5°C non è considerata febbre. È utile misurarla con regolarità ogni 20-30 minuti per monitorare eventuali aumenti e capire se sta effettivamente salendo. Ma in ogni caso, niente paura: la febbre è spesso il segnale che il corpo sta reagendo a qualcosa e, con le giuste attenzioni, passerà presto.

Cosa fare per calmare l’angoscia dell’ottavo mese

Intorno all’ottavo mese può emergere una forte ansia nel bambino quando la mamma si allontana. Questa fase, nota come “angoscia dell’ottavo mese”, porta il piccolo a piangere e a rifiutarsi di stare in braccio a persone estranee. È una reazione naturale, legata alla crescente consapevolezza della separazione dalla figura materna.

Non privatevi di uscire per fare la spesa o andare al lavoro: l’amore, le coccole e il senso di sicurezza che gli offrite quando siete insieme aiuteranno il piccolo a superare questa fase e a vivere meglio i momenti di separazione successivi.

Perché il sonno regredisce a otto mesi

A 8 mesi, il sonno del vostro bambino potrebbe tornare ad avere qualche interruzione. Dopo aver dormito serenamente nei mesi precedenti, ora può capitare che si svegli più volte durante la notte, spesso piangendo per richiamare la mamma o per cercare conforto nel lettone.

Questa fase è naturale e legata ai cambiamenti emotivi e allo sviluppo del piccolo. Ogni famiglia sceglierà come affrontarla, ma rispondere ai suoi richiami con dolcezza e rassicurazione lo aiuterà a crescere sereno e a sviluppare gradualmente una maggiore autonomia.