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Primi anni di vita del bebè: 7 mesi

Tempo medio di lettura: 2 min

Durante il settimo mese il vostro bambino è pronto per nuove scoperte, sia in termini di alimentazione che di sviluppo psico-motorio. È il momento ideale per introdurre nuovi alimenti, con una maggiore varietà di sapori e consistenze, e per continuare a seguire i suoi progressi fisici e cognitivi. In questa fase, inizia a fare nuovi passi verso l’autonomia, ma è anche il periodo in cui le allergie alimentari possono emergere, quindi è importante monitorare eventuali reazioni.

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Che alimenti introdurre al settimo mese

Seguendo le indicazioni del pediatra, al settimo mese avrete progressivamente aggiunto alimenti diversi, passando dalla crema di riso, mais, tapioca o multi-cereali alle pastine di grano tenero, offrendo così al bambino una gamma sempre più ampia di cibi. Questo è il momento in cui il suo palato si affina, e ogni nuovo sapore contribuisce al suo sviluppo e alla costruzione di sane abitudini alimentari.

Nuove abitudini psico-motorie del lattante

A sette mesi, il vostro bimbo è in una fase di grandi conquiste psico-motorie. Inizia a emettere chiaramente delle sillabe come “Ta”, “Da", “La”, “Pa”, utilizzandole per esprimere emozioni come piacere o disagio, e piange sempre meno.

Comincia anche a riconoscere le persone, identifica le espressioni facciali e risponde al suo nome, voltandosi verso di voi.

I risvegli notturni diventano meno frequenti e i suoi ritmi di sonno si stabilizzano. Una delle sue conquiste più importanti è la capacità di stare seduto da solo, con la testa e la schiena erette, per alcuni minuti. Questo gli consente di affrontare con maggiore facilità i pasti, seduto nel seggiolone, e di interagire con gli altri.

Inoltre, in questo periodo alcuni bimbi iniziano a esplorare il mondo circostante e, in alcuni casi, anche a gattonare, facendo i primi passi verso l’autonomia. 


Come riconoscere le prime reazioni allergiche

Durante il primo anno di vita, il sistema immunitario non è ancora completamente sviluppato, e per questo motivo è più vulnerabile alle allergie.

Alcune sostanze, come alimenti, polvere e polline (detti allergeni), possono scatenare reazioni nel corpo, che le riconosce come pericolose. Le reazioni variano da soggetto a soggetto, ma possono includere disturbi intestinali, reazioni cutanee, occhi arrossati, problemi respiratori o sintomi simili al raffreddore.

Fino a qualche anno fa, molti pediatri consigliavano di evitare alimenti come pesce e uova fino all’anno di vita, ma oggi sappiamo che introdurli precocemente potrebbe ridurre il rischio di allergie. Il sistema digestivo dei bambini, infatti, matura completamente dal sesto mese in poi, rendendo più difficile la manifestazione di sintomi allergici. Il latte materno, anche in piccole quantità, resta un ottimo alleato nel proteggere il piccolo dalle allergie e intolleranze. Per questo, è importante continuare ad allattare anche durante l’alimentazione complementare.

Si consiglia invece di posticipare l’introduzione del latte vaccino fino al compimento dei 18 mesi, poiché potrebbe comportare un apporto eccessivo di proteine e una carenza di ferro e vitamine.