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Primi anni di vita del bebè: 2 mesi

Tempo medio di lettura: 4 min

Il secondo mese di vita segna l’inizio di nuovi traguardi per il vostro bambino, con momenti di maggiore interazione e cambiamenti nella routine quotidiana. Scopri come affrontare al meglio questa fase e rispondere ai suoi bisogni in continua evoluzione.

In una stanza molto luminosa una mamma tiene il neonato in braccio e lo alza verso l'alto per baciarlo

Come riconoscere il pianto da colica nei neonati

Può succedere che il vostro bimbo inizi a piangere improvvisamente, con un pianto intenso e inconsolabile che sembra non avere una causa apparente. Spesso queste crisi si verificano in momenti precisi della giornata, soprattutto la sera. La causa più comune di questi episodi sono le coliche gassose, un disturbo frequente nei neonati. Le coliche possono manifestarsi già nei primi giorni di vita o dopo il primo mese, ma scompaiono spontaneamente intorno al terzo-quarto mese.

Rimedi per calmare le coliche del neonato

Prima di tutto, cercate di mantenere la calma: i neonati percepiscono il nervosismo e rassicurarli con tranquillità è il primo passo per aiutarli. Il contatto fisico può fare miracoli: cullatelo dolcemente o coccolatelo per calmarlo. Potreste provare a metterlo a pancia in giù e massaggiargli il pancino per aiutarlo a espellere l’aria in eccesso.

Ridurre i rumori forti e le luci intense può creare un ambiente rilassante, mentre offrire il seno o un ciuccio può consolarlo. Anche un bagnetto caldo potrebbe aiutare a far rilassare il piccolo e alleviare il disagio.

Se le coliche persistono, parlatene con il pediatra. Talvolta può essere utile ricorrere a prodotti naturali a base di melissa o camomilla, che possono contribuire a calmare il neonato in modo delicato.

Anche se non esiste una soluzione universale, ci sono alcuni rimedi che possono aiutare a gestire le coliche del vostro bambino. Ma ricordate: ogni piccolo è diverso, quindi potrebbe essere necessario provare più strategie per capire quale funziona meglio per voi.

Rigurgito nei neonati e quando preoccuparsi

Il rigurgito è un fenomeno normale e quasi sempre fisiologico nei neonati, legato all’immaturità della piccola “valvola” che separa esofago e stomaco. Questa immaturità fa sì che il latte ingerito possa risalire ed essere espulso passivamente durante o subito dopo la poppata.

A differenza del vomito, che avviene in modo attivo e a getto, il rigurgito è generalmente innocuo e tende a diminuire spontaneamente intorno ai cinque-sei mesi di vita. Se il vostro bambino cresce regolarmente e non mostra segni di disagio, non c’è motivo di preoccuparsi: il pediatra saprà rassicurarvi e monitorare la situazione.


Come cambia la routine del sonno nei neonati

Il sonno è un momento fondamentale per lo sviluppo del vostro bambino. Nelle prime settimane di vita i neonati possono dormire dalle 16 alle 18 ore al giorno, mentre dal secondo mese il totale di ore di sonno tende a ridursi, assestandosi intorno alle 12 ore. È importante ricordare che ogni bambino è diverso: alcuni possono aver bisogno di meno ore, anche solo 8, in base al proprio temperamento.

Nel primo mese, il ritmo sonno-veglia non è ancora ben definito, e il ciclo di allattamento e poppate gioca un ruolo fondamentale nell’alternanza tra momenti di riposo e di veglia. Accogliete con serenità i suoi ritmi e create un ambiente tranquillo e confortevole per accompagnarlo dolcemente nella crescita.

Comunicare con il neonato

Spesso ci si concentra sugli aspetti pratici della cura del neonato, ma è fondamentale ricordare che il legame emotivo è altrettanto importante. Accarezzare, cullare e tenere in braccio il vostro piccolo sono gesti che nutrono il suo bisogno di amore e sicurezza.

Il bagnetto, per esempio, può trasformarsi in un momento di condivisione e di gioco, soprattutto nelle prime settimane, quando il neonato passa molte ore dormendo. Se piacevole e rilassante, può essere fatto ogni giorno; se invece crea tensione, non è necessario forzare. Anche situazioni come il cambio del pannolino o l’allattamento sono preziose opportunità per comunicare, sorridere e instaurare un dialogo affettuoso con il vostro bimbo.

Ricordate, inoltre, che il pianto è il suo modo di chiedere aiuto: rispondere prontamente alle sue necessità non significa viziarlo, ma aiutarlo a crescere sereno e sicuro, con la consapevolezza di essere sempre accolto e compreso. Ogni gesto d’amore è un piccolo mattoncino verso la costruzione di un legame solido e profondo.